Film d'animazione giapponese tratto da un romanzo (pare) autobiografico di un certo Nosaka, datato 1988, inizialmente non molto apprezzato in Giappone per via della crudezza della storia, e successivamente pubblicizzato solo attraverso home-video.
Ambientato durante la seconda guerra mondiale, proprio durante gli incessanti bombardamenti americani, nei quali un ragazzino, Seita, il protagonista,perde la madre ed è costretto a badare alla sorella minore, in un clima di astio, fame, e povertà diffusa. Il titolo si riferisce all'unico momento positivo del tutto, proprio quello in cui i due fratelli trovano conforto, e spensieratezza (come giusto a quell'età) nel catturare lucciole o solamente osservarle.
Estremamente realistico e drammatico per il tema affrontato e anche per la modalità scelta. Musiche che enfatizzano il momento phatetico, dialoghi, pochi, ma incisivi, fanno di questo film una vera e propria chicca. Se fosse stata scelta la modalità attore-vero probabilmente avrebbe suscitato anche il pianto a dirotto per il finale che definire tragico è un eufemismo, ma la bellezza dei disegni e la struttura della storia-che-non-annoia conferiscono a questo anime/film 85 minuti di giornata spesi bene.
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